Author(s)
Burke-White, William WKeywords
International LawEthics and Political Philosophy
International Law
International Relations
Jurisprudence
Law
Law and Society
Legal History
Legal Theory
Other International and Area Studies
Social Control, Law, Crime, and Deviance
Transnational Law
Full record
Show full item recordOnline Access
http://scholarship.law.upenn.edu/faculty_scholarship/961http://scholarship.law.upenn.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1959&context=faculty_scholarship
Date
2004-07-01Type
textIdentifier
oai:scholarship.law.upenn.edu:faculty_scholarship-1959http://scholarship.law.upenn.edu/faculty_scholarship/961
http://scholarship.law.upenn.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1959&context=faculty_scholarship
Related items
Showing items related by title, author, creator and subject.
-
Conference of Soviet and American Jurists on the Law of the Sea and the Protection of the Marine EnvironmentKatz, Milton; Baxter, Richard R; Bogdanov, O. V; Butler, William E; Franck, Thomas M; Frank, Richard; Gureev, P. P; Hargrove, John L; Ivanaschenko, L. A; Kasmin, Y.; et al. (Digital Commons @ Georgia Law, 2017-01-19)Included in the papers for the Conference of Soviet and American Jurists on the Law of the Sea and the Protection of the Marine Environment: Introduction by Milton Katz and Richard R. Baxter, p. 1 Freedom of Scientific Research in the World Ocean by A.F. Vysotsky, p. 7 The International Law of Scientific Research in the Oceans by Richard R. Baxter, p. 27 Responsibility and Liability for Harm to the Marine Environment by Robert E. Stein, p. 41 Liability for Marine Environment Pollution Damage in Contemporary International Sea Law by A. L. Makovsky, p. 59 Protection of the Marine Environment from Pollution by Richard A. Frank, p. 73 The Freedom of Navigation and the Problem of Pollution of the Marine Environment by V. A. Kiselev, p. 93 The Freedom of Navigation Under International Law by William E. Butler, p. 107 International Fisheries Management Without Global Agreement: United States Policies and Their Impact on the Soviet Union by H. Gary Knight, p. 119 Some Biological Background for International Legal Acts on Rational Utilization of the Living Resources of the World Ocean by P. A. Moiseev, p. 143 An International Regime for the Seabed Beyond National Jurisdiction by Thomas M. Franck, p. 151 Settlement of Disputes Under the Law of Ocean Use, with Particular Reference to Environmental Protection by John Lawrence Hargrove, p. 181
-
Consob e sistema di vigilanzaD'Ambrosi, Francesco (Editoriale Scientifica srl, 2017)La presente ricerca vuole focalizzare la sua attenzione sul mondo finanziario e in particolare sulla vigilanza dei mercati finanziari per proporne una semplificazione e razionalizzazione. Dopo la rivoluzione informatica il mondo è divenuto un “villaggio globale” e gran parte dell’economia ha subito un processo di finanziarizzazione; la riduzione e la velocizzazione degli scambi economici a livello spazio – temporale hanno trovato la loro più incisiva espressione nella velocizzazione degli scambi finanziari. I continui interscambi hanno complessizzato il mondo della finanza che da alcuni anni ha preso il sopravvento sulla politica. Significativamente le categorie con cui si studiava la politica e la vita degli Stati oggi non hanno più valore: alla triade territorio – stato – nazione si deve sostituire una sorta di interconnessione di reti locali, nazionali, sovranazionali e internazionali. La crisi dello Stato ha fatto spostare la bilancia dall’esecutivo all’amministrativo e la stessa certezza del diritto con il monopolio statale ha lasciato il posto ad una rete di ordinamenti tra loro interscambiabili. Da qui la nascita delle Autorità indipendenti che devono il loro “successo” anche al processo di liberalizzazione – privatizzazione dell’economia. Soprattutto in Italia queste Autorità sono nate in modo farraginoso e, a dir poco, per niente organico, con una serie di sovrapposizioni di competenze che non lasciano comprendere “chi fa che cosa”: da qui l’esigenza di una semplificazione e razionalizzazione. Nel mondo della finanza, soprattutto dopo la crisi del 2007/2008, si è compreso che il mondo, come dice il rapporto de Larosière, era di fronte a due strade: o fare chacun pour soi oppure riprendere il destino fra le proprie mani, cioè tentare di riportare la finanza sotto la direzione della politica. L’UE ha scelto la seconda ipotesi abbandonando la cura Lamfalussy (soft law) per passare alla cura de Larosière (hard law) comportandosi come un medico di fronte ad un malato che cerca di prevenire piuttosto che curare. I regolamenti europei del 2010 e le istituzioni internazionali quali G20, FSB, Comitato di Basilea, IOSCO, IFAC, IASB e IAIS con i loro standards hanno cercato di riportare ordine nella finanza e di prevenire i cosiddetti “rischi sistemici” (vigilanza macropudenziale) aggiungendo a questo la vigilanza microprudenziale nei settori principali della finanza (bancario, assicurativo, valori mobiliari). Da qui l’esigenza di studiare e conoscere più approfonditamente i sistemi di vigilanza internazionali (coordinati tra di loro) e, più in particolare, quelli comunitari (EBA, ESMA, EIOPA). La razionalizzazione del sistema è sentita come un’esigenza dalla stessa UE ed è stata imposta per regolamento ad ogni Stato membro; in altri termini la Banca d’Italia, la CONSOB, l’IVASS e la COVIP (le Autorità indipendenti “finanziarie”) sono diventate la longa manus delle Autorità europee arrivando a introdurre nell’ordinamento italiano norme provenienti direttamente dall’Europa senza “passare” per la via governativa o parlamentare. Se gli altri Stati membri, bene o male, hanno adeguato l’”organigramma” delle loro Authorities al modello UE, l’Italia è ancora in ritardo, non nel senso di non aver recepito le vincolanti normative comunitarie ma nel senso di continuare a mantenere un “organico” di Autorità poco adeguato alla sfida dei mercati finanziari. Esistono ancora troppe sovrapposizioni – interferenze di competenze tra CONSOB e Banca d’Italia, Banca d’Italia e AGCM, senza tener conto della “finanziarizzazione” del settore assicurativo; i tedeschi hanno dato la loro risposta ai fenomeni della Bankassurance e Allfinanz con la riforma della BaFin, l’Italia invece continua a persistere in un modello di vigilanza “misto” che fa coesistere il modello per finalità (sancito dal TUF) con quello per settori (avere singole Autorità di vigilanza per ogni settore). Nel nostro sistema occorre, kantianamente parlando, un nuovo criterio di verità, che metta insieme l’empiricità dell’approccio statunitense (SEC e CFTC) con l’organicità e la prevedibilità del modello europeo. Da qui l’esigenza abbastanza forte di una semplificazione – riduzione delle Autorità a due dal punto di vista microprudenziale (Banca d’Italia – CONSOB) e un’Autorità per la vigilanza macroprudenziale (sul modello europeo) per avere una regolazione, in corrispondenza ai legal standards sovranazionali, che sia incentrata su criteri predeterminati, generali, astrattamente definiti, il più possibile impermeabili a quella parte di privato esclusiva espressione della forza condizionante dei gruppi di parte.
-
ICSID 2014 Annual ReportInternational Centre for Settlement of Investment Disputes (World Bank Group, Washington, DC, 2015-02-02)The Centre s activities in fiscal year
 2014 are presented in detail in this report. They
 demonstrate why the Centre is still considered the lead
 international institution in this field. ICSID benefits from
 a broad and diverse membership, representing States from all
 legal traditions. In the past year ICSID welcomed Canada as
 the 150th Member State, and the Republic of San Marino as
 the 159th signatory State to the ICSID Convention.
 Similarly, ICSID has encouraged the development of a larger
 and more diverse group of case decision-makers, who reflect
 the diversity of ICSID s membership. It has adopted
 practices to propose arbitrators and conciliators from all
 States and of both genders, and has made progress in
 reaching this objective. Likewise, Member States have
 contributed to this objective by designating 82 new persons
 to the Panels of Arbitrators and of Conciliators in the past year.