Differenti sguardi cattolici sull’educazione di genere nella scuola italiana: chiusure identitarie o aperture di nuove sfide?
Keywords
GenderSchool
Education
‘Gender Ideology’
Catholic debate
Genere
scuola
educazione
'ideologia gender'
dibattito cattolico
SPS/08 - Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Full record
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http://hdl.handle.net/10446/112205Abstract
Dal 2014, soprattutto in seguito alla bozza di legge n. 1680 che include l'intento di inserire l'educazione di genere nelle scuole, si è verificato un aumento di iniziative contrarie alla cosiddetta "Ideologia Gender" (IG), promosse da alcuni gruppi e associazioni italiane. Questo saggio presenta una ricerca, svoltasi tra il 2014 e il 2017, riguardante le iniziative cattoliche di associazioni che si collocano all'interno degli "oppositori all'IG". L'analisi mette in luce l'utilizzo di uno stile violento che mira ad aumentare allarme e panico, in particolare rispetto a supposte deviazioni "gender" all'interno dell'educazione scolastica. In modo allarmante, gli "oppositori all'IG" mettono in guardia contro l'Ideologia Gender e chiamano a raccolta persone al fine di contrastare il suo diffondersi nelle scuole. In questo modo viene sfidato il ruolo della scuola intesa come un "potere costituzionale" (Calamandrei 1950). Ciò nonostante, una parte del mondo cattolico si dissocia da tali associazioni e sente l'urgenza di avviare una discussione profonda rispetto al concetto di genere, così come rispetto al suo utilizzo negli ambienti clericali, sociali ed educativi.Since 2014, especially following the diffusion of the draft law n. 1680 that includes the proposal of introducing gender education and prospect into schools, there has been an increase in initiatives against the so-called “Gender Ideology” (GI) by some Italian associations and groups. This essay accounts for a research carried out between 2014 and 2017 about initiatives of Catholic organizations that place themselves among the “GI opposers”. The analysis highlights a violent style that aims at creating alarm and panic, mainly regarding supposed “gender” deviations within school education. Alarmingly, “GI opposers” warn against GI and they call on people in order to contrast its spread in schools. Thus, the role of school as «constitutional power» (Calamandrei 1950) is challenged. Nevertheless, a part of the Catholic world dissociates itself and urges a deep discussion about the gender concept as well as its involvement in the clerical, social, and educational environment.
Date
2017Type
info:eu-repo/semantics/articleIdentifier
oai:aisberg.unibg.it:10446/112205http://hdl.handle.net/10446/112205