Dalla scuola dell'integrazione alla scuola dell'inclusione. Alcune importanti differenze tra il modello dell'integrazione e il modello dell'Inclusive education
Online Access
http://hdl.handle.net/11562/363336http://www.fabbriscuola.it/educatore/2011-2012/numero/2/indice.shtml
Abstract
Lo scenario nel quale va analizzata la relazione tra Scuola ed Educazione speciale oggi, vede la scuola alle prese con il dato della sempre più diffusa presenza al suo interno di alunni con bisogni educativi cosiddetti “speciali” (SEN: da Special Educational Needs). Non si tratta di deficit o patologie che rinviano a condizioni di disabilità, ma di situazioni di bisogno che – qualora trascurate – possono generare insuccesso scolastico e esclusione dai processi educativi. Il sistema dell’integrazione scolastica (la cosiddetta “via italiana all’integrazione”) da un lato, il modello dell’Inclusive education (espressione delle attuali linee europee in materia di integrazione) dall’altro, si propongo come finalità l’accoglienza nel contesto scolastico degli alunni con difficoltà. Tuttavia, tra i due sistemi esistono importanti differenze, la cui esplorazione può risultare utile per fare il punto sulla situazione italiana entro una prospettiva europea. Lo sguardo ai “numeri” del sistema dell’integrazione scolastica italiano, oltre ai dati che evidenziano la continua espansione del fenomeno, rivela alcune fragilità del sistema. Da qui, la necessità di ripensare con rinnovata idealità le ragioni e le modalità gestionali e organizzative, attraverso le quali affrontare le attuali sfide educative che investono il sistema scuola.Date
2011Type
info:eu-repo/semantics/articleIdentifier
oai:iris.univr.it:11562/363336http://hdl.handle.net/11562/363336
http://www.fabbriscuola.it/educatore/2011-2012/numero/2/indice.shtml