Abstract
Questo saggio discute i volume di libro di Pietro Piovani Conoscenza storica e coscienza morale. Non è una semplice raccolta di saggi (apparsi per la prima volta dal 1959 al 1965), perché c’è un’unità profonda delle pagine data da un interno filo conduttore identificato con la meditazione sul problema della specificità del conoscere, sulle sue conseguenze, tra cui emerge, dunque, la lenta maturazione novecentesca di un senso nuovo della storicità. Nella crisi dei valori assiologici il filosofo napoletano dedica particolare attenzione all'oggetto dello scandalo, l'individualità e pone la questione di partenza comune all’esistenzialismo e alla fenomenologia: la datità primaria dell'ordine, come l'individualità di ordinazione, osservato da Ernst Troeltsch in Der Historismus und seine Probleme. Alle radici del nuovo storicismo in senso critico è il tentativo di dinamicizzare la datità del soggetto nella costitutiva “situazionalità” storica. Nell’individualità come “insolubile mistero” della vita è racchiuso un nucleo di umanità in espansione che il soggetto moderno (leibniziano e non cartesiano) ha lasciato in eredità allo Storicismo (da Schleiermacher a Meinecke) in coerenza con un processo di oggettivazione attraverso il quale l’esistente si autocostruisce quale doveroso-necessario ampliarsi e perfezionarsi.Date
2013-07-16Type
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10.14393/REVEDFIL.issn.0102-6801.v27n53a2013-p105a136